Un bel ricordo pieno di sorprese
A volte un ricordo spalanca alla curiosità e ti fa allargare lo sguardo a delle incredibili sorprese come in questo racconto. A metà degli anni settanta con un gruppo di amici decidiamo di fare una scampagnata sui Colli Euganei, una meta piuttosto consueta e spesso frequentata sia per la bellezza di percorrerli in bicicletta, partendo dalla pianura e proprio da un paese del Conselvano, sia per la possibilità di misurarsi nelle imprese sulle salite e discese in gare di resistenza e velocità. Appena giunti ai piedi dei Colli uno di noi ci invita a raggiungere una casa dove alloggiano dei parenti per un breve saluto. Così non è stato perché sua zia ci accolse con animata e affettuosa gioia, era anche attenta alla cottura del pane e voleva farcelo assaggiare assieme ad alcune fette di salame, occorreva attendere alcuni minuti così ci consigliò di salutare le sue figlie che avevano trascorso la notte in un capanno di fortuna e sistemato sul pendio del colle dietro casa. Siamo corsi verso questo posto passando per un grande prato pieno di fiori e senza far rumore abbiamo raggiunto questa piccola dimora dove si sentivano delle risate e delle frasi che le due ragazzine si scambiavano, con cautela ci siamo avvicinati e poi le abbiamo salutate senza nascondere timore e imbarazzo, ci sembrava di aver distratto la loro intimità e così poco dopo frettolosamente siamo scesi fino alla casa dove ci aspettavano i panini di salame e pure una bella fetta di dolce. Tutti felici abbiamo ringraziato la zia e divorato quelle bontà, poi via di corsa per riprendere la nostra gita pedalando verso Arquà Petrarca.
In questi giorni ho ripensato a questo momento e ho voluto ricomporlo ma una bella sorpresa mi si stava aprendo sotto gli occhi.
Read MoreLe Corti Benedettine di Correzzola
Sulle Corti Benedettine di Correzzola ho accennato in un articolo precedente. Si trovano a sudest delle provincie di Padova e Venezia ed è una vasta area che comprende Piove di sacco, il paese più importante; l’area si chiama Saccisica, si trovano nel territorio di Correzzola. Se si lo si vuole percorrere a passo lento magari in bicicletta, si possono osservare delle grandi case formate da un blocco abitativo e il restante da un portico con arcate a tutto sesto che un tempo ospitavano i granai, il fienile, la stalla e la cantina. Sorgono in un terreno più alto del piano campagna perché dovevano essere salvaguardate dalle possibili inondazioni dei fiumi che attraversano questi luoghi.
Read MoreL’orto de casa, “Ora et Labora”
L’orto de casa e “Ora et Labora” sono frasi ben legate tra loro per descrivere la località di Correzzola. Un comune che si trova a sud-est di Padova, nella Saccisica il territorio che lambisce l’area valliva della laguna sud di Venezia, la incontriamo anche percorrendo gli argini del fiume Bacchiglione andando verso Chioggia da Padova, nella pista ciclabile che ho chiamato “Ciclovia degli Aviatori”, perché il tracciato parte e passa nei luoghi che ricordano i primi voli effettuati con aeromobili in Italia compresi quelli del pioniere Leonino da Zara. Ha sorvolata sicuramente questi posti con il suo velivolo, circa 100 anni fa, per l’ardente desiderio di vedere il mare, dal cielo.
Read MoreUna gita al mare
Alcuni giorni prima il papà ci aveva promesso che si sarebbe preso un giorno di ferie per portarci al mare e per mantenere la promessa aveva indicato il giorno della Madonna del Carmelo, il 16 luglio. Pensava di portarci con la sua bicicletta e diceva vedrete che pedalando con calma anche se le strade sono sassose, proprio come lo erano a quel tempo, vi porterò al mare. Era distante da casa una quindicina di chilometri.
Read MoreCase, casoni, casini veneziani
Un articolo che si collega agli altri scritti in questo sito, basta andare a vedere tutte le notizie sulla nascita di Venezia; uno sparuto gruppo di casupole chiamati “casoni” costruiti con dei materiali presi direttamente dal luogo dove vivevano questi pescatori di valle, legno, argilla e canne palustri, mentre nel loro interno piuttosto misero il legno era il prodotto essenziale usato per l’arredamento a parte il focolare costruito in argilla cotta (oggi nella laguna si trovano alcuni casoni restaurati, da visitare se sono aperti come quelli del passo della Fogolana in località Conche di Codevigo).
Read MoreCiclovia degli aviatori 2 tappa
Dopo una buona pausa nel piccolo paese di Bovolenta finalmente riprendiamo il nostro viaggio in bicicletta sul tracciato I2 ma che noi abbiamo rinominato Ciclovia degli Aviatori seguendo con diligenza il fiume Bacchiglione e per poterlo fare in modo più agevole scegliamo la riva sinistra anche se è un percorso da fare assieme alle auto, solo per un certo tratto fino a Pontelongo e poi a Correzzola nella zona sud di Padova.
Read MoreLa stagione dell’abbondanza
Un’estate straordinaria dalle condizioni climatiche eccezionali ha dato abbondanti di frutti, un clima assolato e seppure caldo permesso di vivere la piena libertà all’aria aperta e girando in bicicletta sugli argini che circondano il nostro territorio abbiamo incontrato tante persone, di tutte le età e spesso sudati per lo sforzo di pedalare ma anche liberi di assaporare la bellezza della libertà che si vive quando non si è costretti a vivere dentro casa. Alcuni lavoravano nel campo o negli orti uomini e donne molto indaffarati per irrorare d’acqua le piantine piccole o per raccogliere i frutti maturi, a volte danzavano tra le file di piante sia di pomodori che di melanzane o peperoni. In alcuni incontri abbiamo notato dei vistosi cappelli di paglia che coprivano il capo per proteggerlo dalle insolazioni ma anche per dare un tocco di magica atmosfera retrò proprio come quella che stiamo cercando nelle nostre ricerche fotografiche.
Infatti con la fantasia siamo tornati ad immaginare questo periodo estivo di alcuni decenni fa, con tutti i lavori che si facevano in quel tempo, la moltitudine di uomini e ragazzi impegnati durante la mietitura del grano che divisi per file e con le falci in mano tagliavano le spighe mature e poi le riunivano in fasci “e crosete” accavallati uno sopra l’altro, dietro a loro il carro trainato dai buoi e più tardi negli anni tirato dal trattore Landini mosso a passo d’uomo per consentire ad altri di caricarlo dei fasci di spighe di grano. Poi piano piano tutti ritornavano nella corte per preparare il grande mucchio “el cavajon” e di lì a pochi giorni dovevano essere frantumate dalla trebbia per ottenere il frumento, la macchina giungeva in corte dopo avere trebbiato in altre corti delle fattorie vicine (le casone), ed era una festa per tutti guardando l’abbondanza di chicchi suddivisi in sacchi di iuta e consegnati alle altre famiglie che poi li mettevano nel granaio e dal grano macinato ricavavano la farina, da adoperare in cucina nelle diverse ricette per il pane, i dolci, la pasta o per friggere.
Read MoreSanta Marta, una festa veneziana
Questo breve racconto potrebbe cominciare così: “ C’era una volta la festa di santa Marta”. Le feste veneziane si trovano in quasi tutti i giorni del calendario e anche questa veniva vissuta in modo più o meno solenne, in casa o sulle calli, ma sempre con lo spirito di chi non si lasciava sfuggire l’occasione di stare insieme a banchettare, con ospiti più o meno di rango invitati al convivio. E ogni festa nasceva da una storia, da un antico evento, oppure solo da una coincidenza legata al periodo.
La festa di santa Marta, cade nel calendario il 29 di luglio, era vicina ad altre feste del periodo come dal 1578 a quella del Redentore, il terzo sabato e domenica dello stesso mese, poi il 16 di agosto quella di san Rocco, è un periodo dell’anno che fa molto caldo e questo concilia la vita all’aperto coperti da una veranda di canne palustri, inoltre il mare offre pesce in abbondanza.
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