Un fia’
“Un fia’!” sta a significare il tempo di “un respiro”, poche lettere, però da sempre dette come unità di misura, un modo di dire una affermazione e a volte un imperativo. “Un fia’!” vuol dire un poco. Quanto? Un poco, non importa quanto, un po’ è un poco e basta, di seguito cercherò di spiegarlo elencando una serie di circostanze, piccoli episodi dove viene usato, temendo di non presentarli tutti.
Read MoreLa stagione dell’abbondanza
Siamo qui ancora e vi racconteremo qualcosa di questa estate straordinaria fatta di condizioni climatiche eccezionali ma soprattutto di abbondanza di frutti.
Read MoreLa cucina al tempo del filò
Il tempo del filò è un lungo pezzo di vita delle nostre campagne e che fa parte della nostra storia, non recente e che non ricordiamo più forse perché non viviamo le stesse condizioni che hanno vissuto i nostri predecessori. Ai giorni nostri sono del tutto sparite le stalle piene di mucche e di vitelli che convivevano anche con altri animali da cortile sia mammiferi, capre e conigli, che pennuti, galline, galli e oche, in un angolo, a volte, c’era anche l’asino. È un tempo che ci racconta di famiglie numerose e di più famiglie accasate sotto lo stesso tetto, ma anche di accoglienza quando bussavano alla porta delle persone estranee o i soliti conosciuti avventori.
Read MoreColombi e bovoletti
“ Sior, astu sentì! I vol tajare i cojoni”, “Senti mi è giunta voce che vogliono togliere i c…”,
“Mah!” espressione di dubbio.
“Sastu caro! l’altra volta i gà taja i osei” “lo sai sì o no! che l’altra volta ci hanno tolto le Oselle”.
“Mah! A furia de tajare i me slonga ea quaresima” dal dubbio all’affermazione per dire che di sforbiciate in sforbiciate si allungano i giorni di sacrificio.
“Ancoi speremo de no vedar taja anca i bovoletti”, “adesso speriamo che non tolgano anche le chiocciole”.
Read MoreIl pastore Edoardo
Mi sembra di averlo già scritto ma mi piace ripeterlo: “sono nato in una casa che aveva anche una osteria e a fianco un piccolo negozio di generi alimentari, si trovava in un borgo della campagna del conselvano”, poco distante c’era una chiesa curata da un prete semplice e modesto ma pieno di inventiva e di fronte alla chiesa in una piccola, ma proprio piccola costruzione c’erano le scuole elementari (a quel tempo si chiamavano così) e ho iniziato a frequentarle all’età di sei anni in una classe mista, assieme a quelli del secondo anno.
Read MoreNibie nostrane
“Nibie nostrane” sono le nebbie di casa nostra, le nebbie della bassa padovana, che si vedono spesso in questa stagione, nel passaggio che va dall’autunno all’inverno. Arrivano perché sono favorite dalle condizioni climatiche e possono comparire già dal mattino presto. Vedi il vapore che si alza dalla terra, una densa coltre bianca che piano piano avvolge tutto d’intorno e poi rimane lì ferma a creare uno strato di velo dove i colori sbiadiscono si annacquano perdono la brillantezza e sembrano dilatarsi d’intorno proprio come nei quadri di certi pittori.
Read More