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La chiesa

La chiesa o un oratorio era parte integrante del borgo o della contrada, non ho mai visto una villa, di qualsiasi grandezza, un villaggio anche sperduto tra le montagne, o una contrada, o un paese, sprovvisto di questo edificio religioso. In questo spazio si darà particolare rilievo alla chiesa in quanto fulcro e centro di molte esperienze legate alla vita: il battesimo, la prima comunione, la cresima, la confessione, il matrimonio, i funerali, le feste ricorrenti, le cerimonie importanti. Poi davanti alla chiesa molte volte c’era una piazza, teatro di tante vicende, scenografia di avvenimenti particolarmente significativi e spazio di gioco indiscusso anche se certe volte le sgridate degli abitanti più coinvolti spesso zittivano il chiasso di indimenticabili schemaglie fatte di gare che si protraevano anche dopo l’imbrunire.

La chiesa era il centro della vita sia religiosa e in alcuni casi anche laica, dove ogni persona del paese si sentiva accolto, coinvolto, aiutato; ed anche centro di esperienze culturali così importanti che segnavano nell’animo ogni persona.

Ovviamente se si parla di chiesa vuol dire anche integrare altri edifici che facevano e che in molti casi fanno parte ancora oggi della “civitas” di molti paesi e di noi diventati ormai adulti: si fa riferimento all’asilo (così si chiamava al tempo, gestito solitamente da religiose e qualche volta da religiosi), la casa del parroco o canonica (in ricordo dei canonici assegnati alla cura d’anime del paese), la casa del sacrestano, famiglia dedita alla cura della chiesa, dalle funzioni da preparare, all’ordine da mantenere (le campane da suonare prima delle cerimonie tirando funi lunghe e grosse e salde sul bilanciere; quante volte a giocare all’altalena ogni volta che ci era concesso di tirarle). Poco distante la scuola e il magazzino usato per conservare delle derrate destinate al parroco o curato raccolte nel tempo delle “questue”. Il magazzino spesso era parte integrante con la canonica anche perché al suo interno vi trovava spazio la stalla con il cavallo e poco distante il calesse usato dal parroco per i viaggi che doveva compire. Mentre il granaio si trovava al piano superiore della canonica, così poteva essere più tutelato e protetto da intrusi notturni siano esse delle persone sempre pronte all’appropriazione indebita come pure dai topi tenuti a bada da un piccolo esercito di cani e gatti.

In alcuni paesi esisteva anche un’altro edificio era il patronato (credo abbia questo nome perché lo si intitolava ad un santo importante) usato per il dopo funzione soprattutto nei giorni di brutto tempo o per fare delle rappresentazioni teatrali, per le recite di Natale o di altre feste (i rifreschi per far festa ad un nuovo parroco, o per il prete novello del paese, o della novizia o novizio, al loro ultimo saluto alla comunità prima di partire per luoghi lontani e sconosciuti). Altre volte raccoglievano i capi famiglia quando si dovevano prendere delle decisioni importanti e il parroco voleva sentire dei loro pareri anche se poi faceva sempre di testa sua.

Vicino alla chiesa ruotava tutto il resto del mondo: l’osteria con annesso negozio, la pizzicheria divenuta poi farmacia, il municipio chiamato sempre “comune”, la casa con la saletta del medico condotto e infine come ho detto prima la villa, la casa molto più vistosa del paese fatta costruire a volte da importanti architetti, occupata dal “villano” nobile signore dal casato importante, che merita uno spazio a parte. La gestione e tutela del territorio era controllata dalla nobiltà o da importanti ordini religiosi come i benedettini; di questo torneremo a scrivere. In Veneto le ville sono tante e di qualcuna in particolare proverò a dire qualcosa senza addentrarmi nella sua storia che magari verrà rimandata a siti specifici.

Lascerò alla vostra curiosità la scoperta di nuove notizie che verranno messe in questo sito dove verranno descritti dei luoghi, piccoli borghi storici, ricchi di aspetti culturali e artistici, andremo a visitare chiese e i loro tesori e anche angoli abbandonati ma ricchi di vicende interessanti per tutto ciò che riguarda la nostra tipica identità.