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Le amiche

Le amiche

L’amicizia a volte supera l’amore. Tante volte si sono sentite queste parole ascoltando due persone che ci confidano come è cresciuta tra loro la conoscenza, la solidarietà, l’intimità, anche la passione per se stesse o per qualcosa che le accomuna, l’empatia, la condivisione, tale e forte da scambiarsi anche delle robe che appartengono a una o all’altra persona, oppure l’affettività che diventa compassione e tale da essere, in alcuni casi fuori dalle consuetudini tanto da far stupire chi osserva e magari poi intervenire con qualche malizioso commento.

Già lo so che la morbosità non produce mai dei frutti buoni, so che giudicare vedendo una situazione dal di fuori è quantomeno sbagliato perché è molto più utile prima informarsi e poi semmai trarre le dovute conclusioni e so che al giorno d’oggi sono molti i canali dove vengono raccontate tante vicende anche molto intime, non fa più scalpore individuare un’amicizia così forte da diventare amore vero, tra due persone dello stesso sesso. 

un gruppo di amiche si avvia verso la festa in paese

Scritta questa premessa e ripercorrendo lo scopo di questo articolo vorrei parlare solo di fatti riscontrati e dove mi posso sbizzarrire nel descrivere quanto capitava nelle case di una volta dove vigevano regole precise e dove lo sguardo attento della mamma o di qualche zia, ma anche della nonna non lasciavano scampo a qualche fuga in avanti, semmai succedeva valevano molto le attenuante legate all’età e al contorno sociale dove avvenivano, vorrei soffermarmi quindi ad una amicizia che matura tra ragazze che vivono su due case distanti diverse centinaia di metri.

un bel gruppo di amici fotografati assieme

Le famiglie di una volta erano piuttosto numerose per cui ogni componente era impegnato al sostentamento di ognuno, i ragazzi con gli adulti lavoravano nei campi, le ragazze accudivano i fratelli più piccoli e mamme e zie si occupavano della casa, dal preparare il cibo, la pulizia, accudire gli animali e tutte quelle faccende legate a queste principali azioni, custodia del fuoco, accoglienza dei nuovi nati, sia bambini che animali, trasformazione dei raccolti in cibo da consumare. 

le amiche durante una scampagnata al parco

In questo contesto se le ragazze, coetanee, desideravano avere dei momenti da condividere per far crescere la loro amicizia nata durante i giochi svolti nella corte di casa, quando erano in vacanza dalla scuola, in genere durante l’estate, diventate adolescenti, avevavano occasioni più rare per ritrovarsi e a volte passava molto tempo prima di riprendere i discorsi interrotti, poter parlare di tutto, anche di amore e affettività. Quando potevano rivedersi eccole che si raggomitolavano nella poltrona del tinello sorseggiando un buon tè con dei biscotti da inzuppare dentro, parlando piano per non farsi sentire dagli altri che giravano per casa, nominando dei ragazzi recentemente conosciuti, identificati con dei gesti e descritti a bassa voce per non far trapelare il sentimento, ridevano anche in modo composto, seppure il silenzio veniva interrotto e nel tinello qualcuno girava lo sguardo. Ma poi tutto riprendeva uguale per tutto il pomeriggio e fino all’imbrunire che giungeva inaspettato così qualcuno intimava alle ospiti il timore sul rientro a casa, solo che era così difficile il distacco e proprio nel momento più bello anche le paure si potevano superare fino al momento del commiato, solo che fuori era calato il buio e non esistevano i telefoni per avvisare a casa del ritardo così ecco che all’improvviso appariva un bel fratello appena rientrato dai campi, che molto volentieri si rendeva disponibile ad riaccompagnarle alla loro casa seppure distante dalla loro. Così salivano sulla robusta bicicletta di ferro, semplice ma dotata di una sella di cuoio con dei molloni per attutire le buche del fondo stradale, una si accomodava sul ferro di traverso incrociando le gambe per non intralciare le pedalate facendo perdere l’equilibrio e rovinare a terra, ma era pur sempre l’inizio di una nuova complicità d’affetti e forse di un nuovo abbozzato amore da raccontare nel prossimo appuntamento con la sorella e l’amica.

Le foto sono delle collezioni di Paolo Nequinio, Adalgisa Berensi, Gianni Marin, Paola Bottin

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