Una insolita vigilia
A volte succedono delle cose che ti rimangono nella memoria per lungo tempo, ogni tanto le riprendi con la fantasia e vorresti riviverle perché quasi nate da una fiaba.
Read MoreIl tinello
Nelle case di una volta la porta d’ingresso si apriva sul tinello, una grande stanza della casa, dava sul cortile quasi sempre lastricato di pietra o di cotto sul lato esposto a mezzogiorno, cioè verso sud (siamo nell’emisfero boreale), il sole alto doveva entrare con tutta la sua luce per illuminarlo, facendo risaltare i mobili e i suppellettili, aveva al centro una tavola dagli angoli arrotondati, sopra di esso un bel vaso di ceramica o di maiolica un regalo arrivato da qualche componente della famiglia il vaso poteva essere anche di vetro o di cristallo, di solito pieno di fiori freschi ma anche artificiali, alle volte se trapassato di luce mostrava proiettato alle pareti l’arcobaleno. Attorno alla tavola delle sedie, eleganti e fatte di legno col sedile di “caresin”, una pianta lacustre che veniva tagliata essiccata e intrecciata dalle mani dei “caregheta” artigiani capaci.
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