Amicizie e amori al tempo del filò
Q uando si scrive di questo momento aggregativo che si chiamava “fiò” o “filò”, credo sia importante partire da una premessa anzi da una ripetizione, “repetita juvant”, “ripetere è utile”, dicevano i nostri padri.
Alla fine del Settecento si assiste al tramonto della Repubblica Serenissima dopo che Napoleone conquista una parte del territorio italiano e ne trasforma lo stato sociale, a Venezia il potere politico viene assegnato ai cittadini che creano solo disordine, i nobili vanno via e si ritirano nelle loro ville di campagna e continuano incuranti la loro vita di sempre. Pochi anni dopo nasce la Repubblica Cisalpina guidata dalla Francia e dall’Impero d’Austria, un potere assegnato al popolo ma velato di imperialismo, infatti passano pochi anni ed un’altra famiglia reale, i Savoia, al grido di “Italia o morte” formano un esercito e dichiarano guerra agli occupanti stranieri con il fine di riunire l’Italia dal nord al sud.
Read MoreLa cucina al tempo del filò
Il tempo del filò è un lungo pezzo di vita delle nostre campagne e che fa parte della nostra storia, non recente e che non ricordiamo più forse perché non viviamo le stesse condizioni che hanno vissuto i nostri predecessori. Ai giorni nostri sono del tutto sparite le stalle piene di mucche e di vitelli che convivevano anche con altri animali da cortile sia mammiferi, capre e conigli, che pennuti, galline, galli e oche, in un angolo, a volte, c’era anche l’asino. È un tempo che ci racconta di famiglie numerose e di più famiglie accasate sotto lo stesso tetto, ma anche di accoglienza quando bussavano alla porta delle persone estranee o i soliti conosciuti avventori.
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