Il Carnevale del paese
Le feste di Carnevale sono sempre collocate alla fine di quelle del Natale e durano circa un mese, iniziano di solito Il 17 gennaio e finiscono il “Martedì grasso” il giorno prima del “Mercoledì delle Ceneri” che è l’inizio della Quaresima. Sulla loro origine ho già scritto altre volte, sul loro oblio e sulla loro riscoperta soprattutto nella città di Venezia e la “antica Repubblica Serenissima”, ho pure ben evidenziato la cronologia. Non ho mai scritto del Carnevale nei paesi, in quei piccoli borghi di campagna che volevano festeggiarlo ma alla loro maniera, secondo le possibilità e neppure ho scritto come lo vivevo io, di come la nostra fantasia era animata in quei giorni. I ricordi mi fanno rivivere quel Carnevale delle contrade che si svolgeva al mio paese, simile a quello dei tanti paesi della Bassa padovana, si svolgeva soprattutto nella piazza e nelle vie vicine con sfilate di maschere e di carri allegorici, con persone abbigliate alla buona senza sfarzo, con l’unico intento di divertirsi con semplicità e nascosti dietro una diversa identità; tali feste rivisitate e contaminate dagli emigranti di ritorno dalle terre brasiliane, angosciati dalla nostalgia, ma con dentro tutta la vivacità e i colori della vita del paese che li avevano ospitati per alcuni anni.
Read MoreFritto, frittate, frittelle
La città di Venezia sin dalla sua fondazione ha basato la sua economia sui commerci con il mondo orientale diventando un grande polo artistico e culturale in costante osservazione da tutta Europa e molto spesso le corti italiane e straniere ne imitarono la genesi trasferendone molti aspetti sia politici che organizzativi, oltre ad esserne essa stessa contaminata dalla presenza costante di commercianti che provenivano dalle corti estere. basti pensare alla cucina che piano piano si evolveva quando prendeva spunti dalle ricette che provenivano da Costantinopoli o da Ragusa, dalla Morea o da Cipro, così pure da Creata o da Antiochia, solo per citare alcuni luoghi importanti frequentati dai mercanti veneziani. I banchetti veneziani si arricchirono di nuove specialità, i gusti si moltiplicarono e si mescolavano assieme alla scoperta di ingredienti che si trovavano esclusivamente nei mercati orientali, basti ricordare le spezie o i procedimenti per realizzare alcuni piatti che ancora oggi siamo in grado di assaporare.
Read MoreFrittelle e zabaione
“Te si na fritola”, “Te me pari un zabajon”, “tu sei una frittella”, vuol dire cagionevole di salute, “tu hai la pelle pallida e giallina come il colore dello zabaione”.
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