La stagione dell’abbondanza
Siamo qui ancora e vi racconteremo qualcosa di questa estate straordinaria fatta di condizioni climatiche eccezionali ma soprattutto di abbondanza di frutti.
Read MoreDue gocce d’oro
L’estate è la stagione dei frutti che si vedono dappertutto, il grano seminato in autunno adesso è maturo e viene raccolto, trebbiato (vuol dire separato dalla spiga) e messo nei granai, così nell’orto gli ortaggi che poi vengono raccolti ed anche i frutti del frutteto. Giungono anche loro a maturazione sugli alberi e vengono raccolti e diceva un vecchio detto “ogni fruto ga ea so stagion” di certo l’estate è quella che ne offre di più.
Read MoreLa notte d’estate
La notte d’estate
La notte d’estate
è un sfrinire continuo, di grilli
è un cupo e lontano
latrato, di cani,
è un festoso gracchiare, di rane
è una civetta che canta, tra i rami
è lo sbattito sicuro, del pippistrello.
È un’orchestra che suona
sulla piazza del borgo vicino.
La notte d’estate
è una strada che corre nel buio,
che ti porta lontano,
verso mete sconosciute.
La trebbiatura
In una corte contadina, piuttosto grande, arrivava sempre il giorno della trebbiatura del grano, a luglio in genere se non prima, se la stagione estiva era stata calda e secca. Un paio di settimane prima il grano era stato tagliato e raccolto in grandi fasci “le crosete” e accatastati ai bordi del campo, si creavano i “covoni”, in seguito venivano caricati sui carri e portati in un angolo dell’aia della casa “la corte”, o cortile che quasi tutti avevano, ma chi ne era sprovvisto doveva portarli nella corte dei vicini e doveva metterli in un posto a parte. Infatti la trebbia non andava di casa in casa perché metterla in posa e poi accenderla richiedeva abbastanza tempo, conseguenza per cui era preferibile fare la trebbiatura in cortili grandi e già prenotati per tempo, poter metterla a regime poteva richiedere un paio di giorni, se il raccolto era scarso era più conveniente raggruppare il lavoro con quello di un’altro vicino.
Read More