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foto, lettere, diari, poesie, racconti, ricette

Da san Martin castagne e vin (grinton)

Posted by on Nov 11, 2014 in Diario, il tinello, La caneva, La casa, la corte | 0 comments

La dimenticanza perde i popoli e le nazioni, perché le nazioni altro non sono che memoria“. Questo è quanto scriveva Niccolò Tommaseo, scrittore di fama, laureatosi a Padova agli inizi dell’ottocento, di origini dalmate.

Tralascio di scrivere la storia e la vita di san Martino che potete travare in moltissimi altri modi diversi da questo semplice diario, qui vorrei scrivere un fatto vero, di quelli che si ricordano, perché legato a questo periodo, del tutto simile a quello  vissuto dai loro padri e i dai padri dei loro padri, quindi una esperienza tipica dei paesi di campagna che hanno in san Martino un riferimento importante perché legato a delle tradizioni che solo nel mondo rurale di un tempo richiamano a dei riti che non lasciano spazio alla casualità e per questo vissuto da una famiglia che conosco.

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Le onoranze

Posted by on Apr 7, 2014 in il tinello, La casa, la cucina | 0 comments

Alcuni decenni fa esisteva ancora una consuetudine molto sentita dalla gente di campagna, mezzadri, fittavoli, contadini, si dovevano portare al padrone del fondo dei prodotti tolti dalla dispensa, che erano parte del fabbisogno della famiglia e frutto del lavoro e della cura dei fittavoli, erano “le onoranse”, “le onoranze”, dei fiaschi di vino presi dalla cantina, un paio d’oche, una coppia di sopresse, una dozzina di uova, qualche dolce o dei biscotti fatti dalle massaie e messi da parte con fatica in segno di riconoscenza, di augurio e per farsi ben volere e venivano consegnati alcuni giorni prima di Pasqua.

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