Amicizie e amori al tempo del filò
Alla fine del Settecento si assiste al tramonto della Repubblica Serenissima dopo la conquista da parte di Napoleone, a Venezia il potere politico viene assegnato ai cittadini completamente incapaci fanno solo disordine, i nobili erano già andati via nelle loro ville di campagna a continuare la loro vita di sempre. Con questo clima nasce la Repubblica Cisalpina guidata prima dalla Francia e poi dall’Impero d’Austria, si vive con un velato potere dato al popolo ma velato di imperialismo. Parte dell’Italia non rimane a guardare e i Savoia, al grido di “Italia o morte” partono alla conquista per riunificarla.
Questi eventi erano solo illusione di un cambiamento, per la popolazione che si ritrovò più oberata di tasse di prima, sempre più povera, costretta a fuggire per cercare un altro sostentamento in luoghi a volte molto lontani, nella terra argentina o nelle grandissime fattorie brasiliane. I veneti rimasti sotto il dominio austriaco subirono tra l’altro la confisca dei molti beni che erano di proprietà degli ordini religiosi poi assegnati ad altre famiglie nobili e si sa che non conoscevano la lunga storia della Serenissima la quale coltivava i terreni e li controllava con l’aiuto delle comunità monastiche, al contrario dei nuovi arrivati che estranei ad ogni situazione sceglievano solo il loro profitto a volte oltre misura, così alcuni terreni lasciati all’incuria e agli eventi atmosferici ritornarono ad essere paludosi.
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