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foto, lettere, diari, poesie, racconti, ricette

Il Foresto

Posted by on Mag 4, 2022 in Diario, storie paesane | 0 comments

A sud del Territorio Padovano tra i fiumi Adige e Brenta esisteva una vastissima area paludosa e boschiva che si chiamava “il Foresto” partiva dal mare Adriatico e arrivava fino a Conselve (caput silve cioè fine della selva); veniva chiamato al maschile proprio per la sua natura pericolosa e autoritaria, secondo i resoconti storici, veniva stimato, apprezzato, usato, valorizzato e al tempo stesso temuto. Si presentava come una ricca riserva di piante, usate nella costruzione dei fabbricati ed anche ridotte in tavole per l’edilizia e l’arredamento, era anche una grande riserva ittica di ogni specie di pesci d’acqua dolce e di avifauna con uccelli stanziali e migratori, pescati e cacciati per essere portati nelle tavole dei banchetti di tutta la regione.

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Le Corti Benedettine di Correzzola

Posted by on Ago 3, 2020 in Diario, gite, storie paesane | 0 comments

Sulle Corti Benedettine di Correzzola ho accennato in un articolo precedente. Si trovano a sudest delle provincie di Padova e Venezia ed è una vasta area che comprende Piove di sacco, il paese più importante; l’area si chiama Saccisica, si trovano nel territorio di Correzzola. Se si lo si vuole percorrere a passo lento magari in bicicletta, si possono osservare delle grandi case formate da un blocco abitativo e il restante da un portico con arcate a tutto sesto che un tempo ospitavano i granai, il fienile, la stalla e la cantina. Sorgono in un terreno più alto del piano campagna perché dovevano essere salvaguardate dalle possibili inondazioni dei fiumi che attraversano questi luoghi.

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L’orto de casa, “Ora et Labora”

Posted by on Mag 9, 2020 in Diario, gite, la corte, storie paesane | 0 comments

L’orto de casa e “Ora et Labora” sono frasi ben legate tra loro per descrivere la località di Correzzola. Un comune che si trova a sud-est di Padova, nella Saccisica il territorio che lambisce l’area valliva della laguna sud di Venezia, la incontriamo anche percorrendo gli argini del fiume Bacchiglione andando verso Chioggia da Padova, nella pista ciclabile che ho chiamato “Ciclovia degli Aviatori”, perché il tracciato parte e passa nei luoghi che ricordano i primi voli effettuati con aeromobili in Italia compresi quelli del pioniere Leonino da Zara. Ha sorvolata sicuramente questi posti con il suo velivolo, circa 100 anni fa, per l’ardente desiderio di vedere il mare, dal cielo.

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L’uva di sant’Anna

Posted by on Lug 26, 2014 in Diario, storie paesane | 0 comments

Santi Anna e Gioacchino i genitori di Maria la madre di Gesù e si ricordano il 26 luglio, alcuni paesi della terra veneta mettono in risalto più il nome di Anna che di Gioacchino e infatti sono molte le feste che si riflettono in questo nome, ma cosa c’entra il frutto della vite con questa santa.

Da noi ci dovrebbe essere la piena estate ma invece quest’anno sta facendo i capricci e quel tanto che sembra di essere in primavera, comunque sia certe uve arrivano a maturazione molto presto e producono acini bianchi molto dolci che proprio in questi giorni si possono assaporare e si possono consumare staccando i grappoli dai tralci. È un’uva precoce, e se qualcuno è riuscito a piantarla nel suo campo o podere, può fargli fare una bella presenza nella tavola di casa. Nelle famiglie di molti anni fa questo tipo di uva era una piacevole istituzione e infatti quando andavo in vacanza nella casa dei nonni, in questi giorni con soddisfazione guardavano la pergola di vite che si trovava su un angolo del portico e se trovavano il grappolo maturo lo prendevano per farmelo assaggiare, quegli acini dolci, così gustosi che riuscivano ogni volta a stupirmi, perché se nutro un certo interesse per l’uva e il vino poterli mangiare lontano dal periodo consueto creava quella novità che esaltava il palato.

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