Il tinello
Nelle case di una volta la porta d’ingresso si apriva sul tinello, una grande stanza della casa, dava sul cortile quasi sempre lastricato di pietra o di cotto sul lato esposto a mezzogiorno, cioè verso sud (siamo nell’emisfero boreale), il sole alto doveva entrare con tutta la sua luce per illuminarlo, facendo risaltare i mobili e i suppellettili, aveva al centro una tavola dagli angoli arrotondati, sopra di esso un bel vaso di ceramica o di maiolica un regalo arrivato da qualche componente della famiglia il vaso poteva essere anche di vetro o di cristallo, di solito pieno di fiori freschi ma anche artificiali, alle volte se trapassato di luce mostrava proiettato alle pareti l’arcobaleno. Attorno alla tavola delle sedie, eleganti e fatte di legno col sedile di “caresin”, una pianta lacustre che veniva tagliata essiccata e intrecciata dalle mani dei “caregheta” artigiani capaci.
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