Che emosion – Che emozione
“Che emosión”, che emozione, a volte capitano delle situazioni che ci sorprendono e poi quella vicenda o quella esperienza rimane nella nostra memoria per molto tempo, ce la ricordiamo con intensità e se ci riusciamo la trascriviamo su un foglio che poi mettiamo nel nostro cassetto dei ricordi.
Proprio così, un’altro anno è trascorso, lo abbiamo vissuto assieme e speriamo di avervi coinvolto in una intensa emozione, ben sapendo che non è facile riuscire sempre nell’intento. Dovete ammettere che ci abbiamo provato e adesso siamo qui a farne un bilancio e noi lo stiamo valutando come un anno dai risultati molto positivi. Infatti una delle mostre che ci ha dato più soddisfazioni è stata quella allestita alla sagra parrocchiale di Correzzola, una località della saccisica molto conosciuta per le sue corti benedettine. Abbiamo potuto realizzare una rassegna di fotografie trovate nei cassetti delle famiglie del paese e alla fine, proprio per la grande quantità di materiale raccolto, si è potuto creare un’esposizione di grande impatto documentaristico e di buon valore storico e fotografico.
Alle molte persone che l’hanno visitata ha donato una vera emozione, potersi ammirare nelle circostanze più insolite ma anche nelle situazioni importanti della vita, molte immagini infatti, mostravano dei matrimoni e le scolaresche degli anni cinquanta del Novecento e così i protagonisti hanno potuto riconoscersi in quell’età della loro infanzia che ha tracciato il loro futuro in maniera molto significativa, ma anche si sono ammirati quando diventati adulti hanno realizzato il loro sogno sposando la ragazza o il ragazzo che alcuni anni prima avevano incontrato in circostanze che solo il destino sa raccontare.
Siamo ritornati ad esporre alla “Remada a seconda” di Bovolenta e in un negozio di Conselve e come la volta precedente abbiamo riscontrato un certo successo perché tanti sono stati i complimenti che abbiamo ricevuto e poi siamo ritornati ad esporre sulla cinta di mura di villa Petrobelli a Ca’ Murà per la seconda festa di santa Eurosia e questa volta il cielo ci ha aiutato e tutti abbiamo trascorso una giornata serena e ricca di esperienze. Siamo ritornati anche alla “Festa dei sapori e delle tradizioni” di Terrassa Padovana dove abbiamo portato anche delle foto singole e più grandi così abbiamo creato l’effetto galleria perché le belle fotografie le abbiamo attaccate alle imposte in legno del Municipio, questo ha coinvolto di più la curiosità dei partecipanti alla festa invitandoli alla mostra vera e propria composta di fogli grandi con le riproduzioni a racconto e allestita nell’atrio del Municipio. Infine c’è stato il gran ritorno alla sagra di san Martino nella località di Ronchi del volo, un paesino della bassa padovana nel comune di Casalserugo, qui abbiamo sviluppato con grande soddisfazione il tema delle “Emozioni” e possiamo dire che ne abbiamo ricavato una esperienza che ha tracciato con evidenza il percorso che svilupperemo in questo nuovo anno in questo nostro blog.
Le emozioni ma cosa sono se non quelle manifestazioni dell’animo che ci possono arricchire, ci fanno vivere dei momenti indimenticabili, ci stimolano e ci aiutano a realizzare a volte quelle cose che mai saremo riusciti a fare con il solo raziocinio. E qui stendo un grande velo pietoso sulla mostra che credevamo la più importante per la località dove è stata proposta ma che poi alla fine è stata vista da pochissime persone, forse era il posto sbagliato o forse era la città sbagliata fatto sta che è stata un grande dispendio di energia ma con scarsissimi risultati, abbiamo capito la lezione ed infatti non nomino il nome della località e della mostra non ci sono neppure le foto che la documentano.
Infatti non tutte le emozioni sono positive perché alle volte, per le circostanze che si è costretti a vivere si possono incontrare delle situazioni che segnano ancor di più nel profondo e alla fine quando le raccontiamo abbiamo sempre il groppo in gola.
Ma non si può chiudere questo articolo se non si scrivono alcune righe sulla più grande emozione che abbiamo vissuto, la visita alla mostra internazionale EXPO di Milano. Se andate a leggere l’articolo allora capirete con più chiarezza cosa è stato per noi del “Gruppo Culturale Il Cassetto dei Ricordi”, credo che la ricorderemo come una esperienza tra le più importanti dell’anno appena trascorso e chiudiamo aggiungendo queste considerazioni: dopo il nostro articolo sono aumentate le presenze a EXPO e ci siamo subito detti che forse non siamo stati proprio noi i responsabili del particolare interesse verso questa rassegna ma ci siamo inorgogliti comunque; poter vivere una giornata a EXPO con il mondo intero riunito in pace e, solo adesso lo possiamo scrivere, perché avevamo tanta paura succedesse il contrario, ci ha fatto capire che forse si può veramente rendere concreto e per questo riteniamo possibile poter ripetere questa incredibile esperienza. Anzi dovremo rimettere in moto tutte quelle forze positive perché insieme si può veramente vivere uniti e in pace, ci vuole buona volontà per superare le difficoltà, come a EXPO dove le difficoltà non mancavano mai e ci vuole anche la buona coscienza di tutti coloro che sanno veramente costruire dei luoghi di pace e di solidarietà. Il padiglione del Nepal è stata per noi una tangibile testimonianza di questo riuscirci veramente, una vera intensa e indimenticabile emozione. La redazione.